Elenco dei prodotti per la marca Mastrant

Funi in poliestere, Dyneema
- accessori in acciaio inox -

Il progetto Mastrant ebbe inizio nel lontano 2007, quando un gruppo di specialisti che avevano ottenuto un alto riconoscimento per lo sviluppo di funi sintetiche in collaborazione con diversi esperti radioamatori, hanno dato vita a quella che stata una reale rivoluzione nei sistemi di controventatura per antenne. Inizialmente le linee di produzione di funi furono due con un assortimento di base di accessori. Ora Mastrant possiede oltre 300 articoli in assortimento e la sua distribuzione ha raggiunto scala mondiale. Fornisce servizi di consulenza per sistemi di antenna complessi ed è stata uno dei principali partner e sponsor di WRTC 2014 e sarà anche sponsor di WRTC2018.

Martin Huml, OL5Y / OK1FUA
Fondatore e Amministratore Delegato

Perché scegliere Mastrant?

- Appositamente progettate per tirantare; - Elevata resistenza ai raggi UV; - Notevole forza; - Allungamento trascurabile - Elasticità nulla; - Elevata resistenza ai fattori climatici; - Ampia gamma di accessori e componenti indispensabili per gli impianti d'antenna.

Istruzioni di base per l'ancoraggio con funi sintetiche

Quando si progetta un sistema di ancoraggio (tiranti con punti di ancoraggio, giunti e fissaggi), ci sono una serie di fattori che devono essere presi in considerazione:

1. la stabilità del sistema è determinata dal suo anello più debole. Questo è il motivo per cui è inutile abbinare una fune da 50 kN di forza con un tenditore da 5kN.

2. anche la più eccellente fune sintetica è elastica - quando è sotto sforzo si allunga. Nel layout del traliccio e del suo ancoraggio (compresi gli elementi di fissaggio delle antenne), si devono tenere in considerazione queste caratteristiche e considerare sempre come l'allungamento del sistema di ancoraggio influenzerà la costruzione complessiva. In alcuni casi sarà necessario utilizzare una fune resistente (con minor valore di estensibilità). Questi problemi si presentano soprattutto nei casi in cui il punto di ancoraggio si trova troppo vicino alla base del traliccio o quando si tratta di un supporto in vetroresina con scarsa flessibilità;

3. la fune deve essere protetta da ogni tipo di superficie tagliente. Per questo motivo è necessario fissarla ad un punto di ancoraggio opportuno o legarla ad un ancoraggio avente superficie molto liscia. Dovrete essere consapevoli del fatto che materiali metallici non appropriati tendono a corrosione e quindi la loro superficie si irruvidisce. Non si dovrebbe fissare la fune, ad esempio, ad un cordolo di cemento o ad una pietra! Se si vuole utilizzare una pietra, una roccia od un cordolo di calcestruzzo come punto di ancoraggio a terra, si consiglia di utilizzare un anello di fune in acciaio che è possibile collegare alla fune con l'uso di un accoppiatore liscio come ad esempio un moschettone o grillo dritto;

4. il pericolo maggiore per una fune è l'attrito su qualsiasi oggetto lungo il suo percorso (ad esempio rami, sassi, parti di edifici...) Anche i tiranti si muovono col vento e questo movimento può causare danni alla fune. Particolarmente dannoso (e quindi pericoloso) è l'attrito su rami di alberi (una fune su di un ramo fa molto attrito). Spesso quest'ultimi si muovono notevolmente sotto l'influenza del vento e se la fune sfrega sui rami è certo che subirà gravi danni entro pochi giorni. Se si utilizzano alberi per il fissaggio di antenne, si raccomanda di applicare funi di acciaio ed ancorare la fune sintetica con l'aiuto di carrucole;

5. per la parte inferiore del sistema di ancoraggio si dovrebbero utilizzare delle funi d'acciaio di circa 2-4 metri di lunghezza. Questo assicurerà che la fune sintetica non venga danneggiata da un animale o da attività umane (intenzionali o meno).

Un elemento chiave per la sicurezza è la terminazione della fune

1. I tiranti possono avere come terminazione un grillo o un moschettone (installazione permanente) oppure possono essere opportunamente legati ad un oggetto liscio;

2. fissata una fune si consiglia di verificare che la stessa non si muova dall'oggetto a cui è legata (parlando di punti di ancoraggio lisci). Deve essere quindi necessariamente fissata con una giunzione-catena, un grillo dritto, un moschettone e con questi ancorata al punto di fissaggio;

3. ogni componente (redancia, gancio, ecc.) deve essere fissata alla fune da un morsetto doppio, singolo o da un raccordo. Si consiglia l'uso di morsetti doppi. Dopo il morsetto principale (per intenderci quello che segue la redancia), all'estremità libera della fune deve essere aggiunto un elemento di sicurezza: un altro morsetto doppio o singolo, formando la cosiddetta "sequenza dei componenti di ancoraggio"; inoltre lo spezzone all'estremità finale della fune deve essere assicurato con una fascetta;

4. un'altra possibilità è utilizzare delle terminazioni a crimpare (morsetti ovali a crimpare). Questo sistema è pratico solo per una delle due estremità della fune - altrimenti non sarà possibile regolarne correttamente la lunghezza;

5. quando una fune è in tensione, il suo diametro diminuisce e quindi i morsetti tendono ad allentarsi. Per questo motivo, i morsetti devono essere nuovamente stretti mentre la fune è in tensione;

6. attenzione ai classici morsetti a "U". Questi morsetti sono stati studiati per le funi in acciaio. Quando il tirante è in tensione è possibile che taglino le funi sintetiche. In nessun caso consigliamo di utilizzare questi morsetti come principali per il bloccaggio terminale della fune - tuttavia possono essere utilizzati nella sequenza di sicurezza dei componenti di ancoraggio;

7. vi consigliamo di considerare l'utilizzo di bloccaggi a cuneo. Anche se relativamente costosi, essi hanno delle eccezionali proprietà di protezione della fune. Grazie al loro sistema "autobloccante", stringono durante l'allungamento e permettono frequenti cambiamenti nella lunghezza del sistema di ancoraggio.

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